sabato 28 dicembre 2013

E così la tua ragazza è una di quelle pollastre a favore della pace?

In Jamilti, una giovane infermiera israeliana soccorre un terrorista palestinese, realizzando per un istante quell'armonia difficile da raggiungere nella vita di tutti i giorni tra Israele e Palestina. Da qui nasce il senso del grottesco che è una caratteristica che contraddistingue lo stile di Rutu Modan*, nota fumettista israeliana**: infatti, il grottesco è la vita stessa della gente comune che si trova a dover fare i conti con le angustie dell’esistenza. E anche i personaggi, rappresentati con tutti i loro difetti, sono in qualche modo 'reali'...

mercoledì 18 dicembre 2013

Un breviario da due soldi per avere la certezza di essere a Beyrouth

A Beyrouth puoi parlare francese e inglese indistintamente. In ogni caso, la crème de la crème degli autoctoni parla francese, nemmeno a sottolinearlo. L'arabo sembra quasi superfluo ma se lo sai, come sempre ti diverti di più. Navigando un po' tra le sensazioni che puoi provare, se ti senti tranquillo e ti sembra di stare in un Paese "civile e normale", vuol dire che ti trovi in un quartiere cristiano. Se invece percepisci attorno a te un ambiente un po' più ostile, circondato da bandiere verdi e nere dalla strana calligrafia e da facce alle quali non sei proprio abituato, allora vuol dire che sei in un quartiere musulmano. Se poi senti una raffica di spari in aria, sei dalle parti del quartiere di Hezbollah, partito politico sciita del Libano, dove un funerale o un matrimonio si celebrano più o meno così.

martedì 17 dicembre 2013

Un po' di "Saudade" non guasta mai



La storia si svolge a Beirut nel 2003. Due coppie, due destini: una spirale verso l'alto e un'altra verso il basso.
Leila e Nabil stanno insieme da due anni e le stelle sembrano stare dalla loro parte. Sono entrambi attori emergenti, pieni di sogni e aspirazioni, e hanno tutta la vita per portarli a termine. I loro amici, Hala e Kamal, stanno invece vivendo gli alti e bassi della vita coniugale. Profondamente innamorati, ognuno ha la propria passione: uno è uno scrittore, l'altro un fotografo attratto dal fin dalla sua infanzia.

venerdì 15 novembre 2013

Il fenomeno, ormai molto diffuso, dei matrimoni illegali tra i rifugiati siriani in Giordania

Mentre sposava un saudita di 45 anni, Alia, siriana di 17 anni, si ripeteva che finalmente la fortuna girava dalla sua parte. Fuggita da Homs con la madre nel 2011, arrivata in Giordania, era diventata ospite del campo di Zaatari*, insieme ad altri 130.000 rifugiati.
Dopo aver trascorso un anno nel campo, la proposta di matrimonio da parte del saudita le sembrava troppo bella per essere vera. Secondo quanto racconta la madre di Alia, alla donna era stata offerta la somma di 4.000 dinari di dote (5,200USD) e la promessa di una vita felice in Arabia Saudita. Nonostante l'uomo avesse 25 anni più di lei, Alia era d'accordo. I due, dopo la cerimonia del cosiddetto matrimonio barrani, un termine colloquiale per designare i matrimoni non ufficiali e illegali che ormai dilagano tra i siriani in Giordania, consumano il loro matrimonio. Un mese e mezzo dopo, l'uomo torna in Arabia Saudita. Alia e la madre, il cui marito è morto in Siria, rimangono sole in una casa fatiscente di Amman, nel quartiere di Jabal al-Hussein. Non possono contare su nessun aiuto, nessun sostegno o mezzo legale per rintracciare il marito di Alia. Non possiedono nessun documento del matrimonio e di lui non hanno più avuto alcuna notizia.

martedì 5 novembre 2013

Oggi si festeggia l'anno 1435. Concediamoci una pausa con Le Voyage De Sahar di Anouar Brahem


L'Islam ha un calendario lunare che si basa su un totale di 354 giorni. La data del nuovo anno cambia rispetto al nostro, dato che il calendario islamico è di 11 giorni più corto di quello solare. Il Maal Hijra, o Capodanno islamico, si festeggia il primo giorno di Muharram, cioè il primo mese islamico, termine che significa anche “rispetto”. Si tratta più di un evento culturale che di una celebrazione vera e propria del nuovo anno, con il quale la gente accoglie il nuovo anno con la pace e con la preghiera. Il calendario islamico, noto come Hijri o Hijrah, è stato introdotto da Omar Ibn Al Khattab e gli anni sono numerati a partire dal 622 d.C.

lunedì 4 novembre 2013

Argo e l'Iran di quel 4 novembre di 34 anni fa...


Oggi è il 13 Aban, il 4 Novembre, giorno dell'anniversario dell'attacco all'ambasciata americana nel 1979, ancora un giorno di simbolica importanza per il governo iraniano, un giorno ancora adatto per rivendicare il diritto alla libertà e alla democrazia in Iran, un giorno di solidarietà internazionale al popolo iraniano. Argo ripercorre magistralmente quel che accadde in quel giorno di 34 anni fa.

mercoledì 30 ottobre 2013

E' ora disponibile una nuova puntata di Radio "Note d'Oriente". Ascoltatela...


Note d’Oriente è un programma radiofonico sulla musica e sulla cultura araba.
E' un progetto nato nel giugno del 2011 per far conoscere meglio il panorama musicale arabo, specialmente quello indipendente e si è poi evoluto verso una maggiore integrazione tra musica e notizie provenienti dall’area che va dal Marocco all’Iraq, senza disdegnare uno sguardo ai paesi limitrofi.

Rutu Modan e Guy Delisle, insieme domani all'apertura del Lucca Comics & Games

"La Proprietà", l’ultima opera di Rutu Modan, nota autrice di fumetti israeliana, è stata selezionata fra i 15 candidati al Gran Guinigi 2013. Guinigi è il nome della torre più nota di Lucca, quella sulla cui cima svettano sette lecci, città dove domani si aprirà l’edizione 2013 di Lucca Comics & Games, la grande più grande manifestazione italiana dedicata al fumetto, all’animazione e ai giochi. L'iniziativa è considerata la seconda d’Europa, dopo quella di Angoulême, e la terza nel mondo e assegna ogni anno il Gran Guinigi al Maestro del Fumetto. Fra i premiati delle passate edizioni ci sono stati Joann Sfar, Daniel Clowes, Vittorio Giardino, Paolo Bacilieri e Walter Chendi.

Comincia domani ad Algeri la 18esima edizione del Salone Internazionale del Libro

Si apre domani ad Algeri la 18esima edizione del Salone Internazionale del Libro che si terrà fino al 9 novembre prossimo presso il Palais des Expositions SAFEX des Pins Maritimes di Algeri. É l'evento culturale più atteso dell'Algeria e l'edizione di quest'anno vede la più alta partecipazione mai registrata fino ad ora con i previsti 922 espositori in rappresentanza di 44 paesi di quattro continenti.

lunedì 28 ottobre 2013

I fumettisti/disegnatori del Maghreb (e non solo) si danno appuntamento a Tunisi

Nell'ambito della Fiera Internazionale del Libro di Tunisi, in corso dal 25 Ottobre al 3 Novembre prossimo, verrà organizzato domani l'evento "Disegnami la pace nel Mediterraneo", un incontro di disegnatori/fumettisti del Maghreb (e non solo) presieduto dall'Istituto Francese di Tunisi e dall'organizzazione Cartooning for Peace
A che punto siamo con la libertà d'espressione nel Maghreb e in Africa? Che ruolo hanno i fumettisti/disegnatori nella vita politica di un Paese? Gli artisti presenti parleranno delle loro esperienze e del loro lavoro quotidiano.

sabato 26 ottobre 2013

Marta intervista Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. "Lampedusa. Conversazioni su isole, politica, migranti"

Marta è una ragazza giovane e brava. Viene da Palermo ma non credo ci abbia vissuto a lungo. Quando la incontri, la cosa che più ti colpisce è che lei ti rivolge la parola in arabo. Sì, anche se siete entrambe italiane. Marta è seria anche se ti accoglie sempre con un'aria solare, è energica e quanto basta insicura, socievole ma non gratuitamente, per quanto possibile preferisce proteggere il suo spazio vitale. Marta ha tanti interessi, l'arabo è uno di questi. Poi ci sono i Paesi del mediterraneo e del Medioriente, c'è anche l'Africa più in generale. Marta è curiosa, osserva e partecipa alle iniziative culturali "a più non posso". Marta scrive, ama raccontare. E' anche attenta all'umanità ed è attratta dalle storie vere. Ha anche lavorato a Lampedusa con i migranti in arrivo dal mare...

martedì 8 ottobre 2013

Déjà la nuit con Anouar Brahem

Esce Schiavi, un film inchiesta sugli immigrati che arrivano in Italia

   
Al centro del documentario, l’odissea di quanti tentano di raggiungere l’Italia dalle coste africane in cerca di un lavoro e di un futuro migliore e troppo spesso si trovano davanti a sfruttamento, lavoro nero e condizioni di vita assai difficili. Dal ghetto di Foggia a Rosarno, passando per la Campania e poi fino al Nord Italia, Mencherini documenta come uomini, donne e minori dopo essere sbarcati sulle nostre coste (coloro che riescono a raggiungerle vivi), finiscano nella rete dei nuovi schiavismi nel tentativo di trovare un lavoro. 

sabato 5 ottobre 2013

Mare Chiuso in visione gratuita su Vimeo fino alla mezzanotte di domani

Il Mediterraneo inghiotte uomini, donne e bambini in fuga dall'orrore di guerre e persecuzioni. Il mare è il sicario. I mandanti sono i nostri governanti e le loro politiche di "accoglienza", fatte di accordi segreti con dittatori, respingimenti, centri di identificazione ed espulsione e sacchi di plastica. ZaLab (http://www.zalab.org/pagina-it/34/#.Uk_jFlB3amAcontribuisce a denunciare questo status quo mettendo in onda gratuitamente Mare Chiuso su Vimeo. Il video rimarrà in visione fino alla mezzanotte di domani 6 ottobre. Sarà possibile anche sostenere questa iniziativa e l'attività di ZaLab con una piccola donazione, cliccando il tasto TIP JAR su Vimeo. 
Basta cliccare sul link per vedere il film: http://vimeo.com/76133836

Lahlouba, birichina protagonista di un fumetto sui principi della democrazia, entra nelle scuole tunisine

"Réveille toi citoyen !", dice Lahlouba, la simpatica protagonista di un fumetto disegnato in Tunisia per sensibilizzare i bambini alla democrazia. In occasione del nuovo anno scolastico, infatti, i ragazzi delle scuole tunisine hanno incontrato una nuova scolaretta: la piccola Lahlouba. Divertente e dell'altezza di tre mele, questa ragazzina dall'aria birichina è stata disegnata dall'associazione Touensa in occasione del World Social Forum che si è svolto lo scorso marzo proprio a Tunisi.

giovedì 3 ottobre 2013

Just about my fingers, documentario sui migranti che approdano in Grecia, vince il Premio Yalla Italia


E che abbia inizio la terza edizione dello Yalla Shebab Film Festival

Giunto alla sua terza edizione, lo Yalla Shebab Film Festival è l’unica kermesse cinematografica europea dedicata ai giovani del mondo arabo, una finestra sulle nuove tendenze artistiche dei protagonisti del cambiamento del panorama culturale e sociale della Riva Sud. In programma dal 3 al 6 ottobre 2013 Cineporto di Lecce c/o Manifatture Knos, il Festival accoglierà tanti ospiti internazionali, tra registi e artisti, per una “quattro giorni” di proiezioni, performance artistiche e musicali, reading letterari, mostre fotografiche e street art. 
Ecco il programma ufficiale: http://www.yallashebab.com/programma-2013/

mercoledì 2 ottobre 2013

La semilla de la verdad, documentario sui dispersi nel Sahara Occidentale


Il documentario curato da Eztizen Miranda (UPV e Aranzadi) è basato sulle testimonianze dirette delle famiglie delle persone scomparse nel Sahara Occidentale* e di coloro che hanno assistito alle esecuzioni sommarie. Il racconto delle loro storie ha permesso una prima ricostruzione dei casi e ha agevolato il processo per l'identificazione e la riesumazione dei cadaveri.

martedì 1 ottobre 2013

Dove può portare l'amore per l'arabo. Lui è Eugenio e ci incrociammo svariati anni fa.


- Luxor, 2004 -
A volte le scelte di vita nascono da episodi quasi casuali, da folgorazioni improvvise che travolgono piani e progetti fatti in precedenza. O almeno, così è successo a Eugenio Malatacca, 32enne di San Giorgio a Cremano – paese del napoletano, noto per aver dato i natali a Massimo Troisi – che oggi lavora per un tour operator a Dubai: “Ci occupiamo di servizi incoming: turismo, ma anche servizi per businessmen come hotel, trasporti, interpreti e tutto quello che serve”. Prima era stato in Tunisia ed Egitto per studio, poi in Siria. Eppure Eugenio si vedeva come psichiatra, finché non è stato folgorato dalla passione per l'arabo.

lunedì 30 settembre 2013

E i Filippini a Dubai


A Dubai, i Filippini rappresentano la comunità di espatriati più grande presente nel Paese, insieme a quella degli Indiani.
Lo stipendio medio di un filippino è di 1500/2500 AED (= 400 EUR) ma vivere a Dubai, nell'artificiale e artefatta America d'oriente, costa tantissimo, un affitto all'anno non meno di 9.000 euro. Inoltre, in molti sono sposati e hanno figli nelle Filippine perché la legge del ricco Emirato non gli permette di portarli con sè  (cosa che anche economicamente sarebbe molto complicata).

Machsom Watch, donne israeliane di vedetta al checkpoint...

Machsom Watch è un movimento di attiviste israeliane di varia estrazione sociale, che si oppongono alla politica di occupazione israeliana e alla negazione del diritto dei palestinesi "di muoversi liberamente nella loro terra". Dal 2001, trascorrono le loro giornate ai posti di blocco dell'esercito israeliano in Cisgiordania, lungo il muro di separazione e nella Seam zone*, nelle strade principali e in quelle sterrate, negli uffici dell'amministrazione civile e nei tribunali militari.

Una sintesi di quel che succede a Tunisi

Su Repubblica, un interessante aggiornamento sugli eventi tunisini.

Eccolo:

martedì 17 settembre 2013

Le Maghreb sous la croix gammée, documentario sul sostegno dato agli ebrei da marocchini e algerini durante la II Guerra Mondiale

Da tempo, la storico americano Robert Satloff si chiedeva perché nessun nome arabo comparisse nella lista dei "Giusti tra le Nazioni"* che si trova allo Yad Vashem** a Gerusalemme. Cinque anni di ricerca in Marocco, Tunisia, Algeria e Libia gli hanno permesso di pubblicare un libro sull'argomento nel 2007. Questo lavoro che lo ha portato anche in Medio Oriente è al centro del documentario, Le Maghreb sous la croix gammée:

mercoledì 4 settembre 2013

Zambalita, l'art magazine egiziano


Ecco l'Art Magazine del collettivo egiziano Zambalita, pubblicato per la prima volta sul web (in cartaceo le uscite sono state 4). Si tratta di assaggi d'arte che prendono spunto anche dagli eventi egiziani. L'intento è quello di promuovere l'arte e, soprattutto, gli artisti emergenti. 
Per saperne di più, cliccate qui:


domenica 1 settembre 2013

Quasi italiani - Storie di immigrati imprenditori in Italia

Tutti e sempre mi hanno aiutato come potevano, dal regalarmi abiti al darmi un gettone del telefono. Sarò sempre grata agli italiani per questo. Voi italiani siete un popolo accogliente, ma spesso le vostre istituzioni non sembrano in grado di poter costruire una società davvero multietnica e di gestire i cambiamenti e le tensioni che possono derivare da questo. (Azeb, dall'Etiopia a Bologna)

L'autonomia nella vita e nel lavoro è tutto, e quando un governo, uno Stato, un territorio ti toglie l'autonomia o non ti crea le condizioni per essere autonomo è come se ti togliesse la libertà e ti facesse schiavo. Per questo ci siamo ribellati al comunismo, che ti dava forse la sicurezza minima, ma ti toglieva tutto il resto. Anche i paesi europei, però, se non sostengono il lavoro, la capacità, la voglia di fare, è come se ti togliessero un po' di libertà. A volte penso che la crisi in Italia di questi anni abbia a che vedere anche con questo. (Daniela, dalla Romania a Rieti)

mercoledì 28 agosto 2013

Quella Terra dal giudizio sospeso...

Nonostante le mie innumerevoli rigidità, le certezze non sono mai state il mio forte. Ma su una mi capita d'inciamparci spesso: ogni volta che passo da queste parti mi sento come se stessi sulle nuvole, inebetita e imbambolata, e per qualche giorno sospendo completamente il giudizio. Le sole cose che riesco a fare sono osservare, parlare e ascoltare, rielaborare mi è già più difficile. Qui tutto sfugge ad una interpretazione lineare e semplice, qualcosa che possa rientrare in uno schema ben determinato e regolato da leggi fisse. Qui tutto è sfumato. Tutto è altalenante, incerto, dettato dalla fase politica del momento. E io, imbambolata, mi muovo da una parte all'altra arrancando, cercando di cogliere il più possibile i dettagli e le minime sfaccettature. Ci vogliono anni per capire questo luogo e bisogna percorrerlo tutto arrivando a toccare l'anima della gente da ogni parte del muro e della green line passando per la Striscia.

sabato 24 agosto 2013

Sex is not a joke, lo dice anche l'organizzazione The Arab Forum for Sexuality, Education and Health

Questo è solo uno dei video di pochi minuti con cui l'organizzazione palestinese The Arab Forum for Sexuality, Education and Health (di cui vi consiglio di consultare il sito in arabo ed inglese, davvero ben fatto, http://www.jensaneya.org/) informa sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili in modo comico e creativo, coerente con la realtà dei giovani arabi di oggi. Et voilà:



Un assaggio d'Islam a Napoli


martedì 6 agosto 2013

"Le chemin de la liberté" - ‪"‬طريق الحرية‪"‬, documentario sulla Siria vista da tre giovani attivisti siriani



Il documentario di Naïssam Jalal et Samuel Lehoux racconta la storia di tre giovani attivisti siriani che hanno partecipato, fin dall'inizio, alle manifestazioni di Damasco contro il regime siriano.

domenica 28 luglio 2013

E poi c'è il libro The Islamophobia Industry

Nel suo Islamophobia Industry, Nathan Lean, fondatore di Aslan Media (http://www.aslanmedia.com/), ci fa entrare nelle menti dei produttori di islamofobia, un'azienda molto ben organizzata di blogger conservatori, di intrattenitori di destra, di leader religiosi evangelici e di politici, uniti nel loro tentativo di far tornare in vita i fantasmi dell'11 settembre e convincere i loro connazionali che l'Islam è il nemico. Lean scopre le loro tattiche intimidatorie, ne rivela le motivazioni e mette in luce le ideologie che guidano la loro macchina di propaganda.

Burka Avenger, la prima serie animata prodotta in Pakistan




In Pakistan, è da poco stato trasmesso (alle 18 di oggi, ora locale) il primo episodio di Burka Avenger, la prima serie animata prodotta in Pakistan. Il cartone animato ha come protagonista una giovane supereroina, con tanto di burka, che combatte i suoi nemici usando un’arte marziale chiamata Takht Kabaddi, che utilizza i libri e le penne come armi.

Perchè Elham, nuotatrice iraniana, non deve smettere di nuotare...



Elham Asghari, giovane nuotatrice iraniana, ha stabilito lo scorso 11 giugno il nuovo record iraniano di traversata a nuoto. In meno di 6 ore ha coperto i 20 chilometri che separano la costa del Mar Caspio dal largo di Nowshahr. Fin qui tutto bene.

sabato 20 luglio 2013

Ce livre devrait me permettre de résoudre le conflit au Proche-Orient, d'avoir mon diplôme et de trouver une femme (uno strano fumetto)

Sylvain Mazas, studente francese iscritto alle Belle Arti di Berlino, ha come unico obiettivo nella vita quello di essere felice. Per farlo, vorrebbe, in primo luogo, laurearsi, poi trovare una compagna ed infine portare la pace in Medioriente, in particolare in Libano, dove ha trascorso un periodo di studio/lavoro per motivi umanitari alla vigilia della guerra del luglio 2006. Durante questa visita, metterà a fuoco una serie di aneddoti positivisti e semplici idee per cambiare il mondo, atttaverso una teoria intuitiva e ottimistica della vita: spiegherà tutto un libro con diagrammi, disegni e aneddoti.

venerdì 19 luglio 2013

Ecco "Le bleu est une couleur chaude", il fumetto che ha ispirato il film vincitore della Palma d'Oro a Cannes, "La vie d'Adèle"

[...] Ah! Tu gardes encore certains préjugés apparemment. Pourtant tu es bien placée pour savoir que l'amour ne répond pas à la morale qu'on t'a apprise! Ta vision de l'amour semble bien réduite et fermée. Il n'existe pas de frontière strictement dessinée et immuable entre amitié et désir amoureux. Clem', tu peux pas avoir tout sous contrôle [...] et c'est à peu à peu que j'ai compris que nos façons d'aimer étaient multiples. On ne choisit pas de qui on va tomber amoureux, et notre conception du bonheur s'impose à nous-mêmes selon notre vécu
[...] T'as jamais eu honte d'être comme ça?
Il n'y a que l'amour pour sauver ce monde. Pourquoi j'aurais honte d'aimer? [...] L'amour s'enflamme, trépasse, se brise, nous brise, se ranime...:nous ranime. L'amour n'est peut-être pas éternel mais nous, il nous rend éternels...Par-delà notre mort, l'amour que nous avons éveillé continue d'accomplir son chemin.

sabato 13 luglio 2013

E poi c'è Oday, cantante palestinese tra i protagonisti del film "Just Play: la musica come atto di resistenza"

La prima volta che l’ho sentito cantare, Oday Al Khatib aveva 15 anni ma ne dimostrava non più di 10; oggi è un famoso interprete dei canti di resistenza palestinesi e quando torna al campo viene accolto come una celebrità. Stavolta però è diverso, da qualche giorno tira una brutta aria ad Al Fawwar: i soldati hanno ammazzato un ragazzo durante un raid e ci sono manifestazioni, scontri e arresti in tutto il campo profughi. Oday deve esserci finito in mezzo. Se le cose si mettono bene lo tengono qualche notte per cercare di estorcergli chissà quali informazioni. Se si mettono male sta dentro mesi. Prima o poi i genitori riceveranno una comunicazione, magari tramite un difensore d’ufficio, e a quel punto sapremo dove è tenuto prigioniero...



mercoledì 10 luglio 2013

Ramadan Kareem al suono di Sa7a Sheribtkom



Sfogliando un po' d'arte grafica cubana


Per saperne di più, cliccare sul link: http://issuu.com/disodbediente/docs/revolution

Bye Bye Babylon, efficacissimo racconto di un Libano più attuale che mai

Nel 1975 avevo 7 anni e mi piacevano i Bazooka, i chewing-gum che mia madre comprava a me e Walid da Spinney's, a Ramlet el-Bayda. Spinney's, supermercato ultramoderno, aveva aperto a Beirut qualche anno prima: un monumento nazionale a tutto il meglio del mondo occidentale. I primi carrelli del Libano, le prime scale mobili (o le seconde; forse le prime sono state quelle di Byblos, non ricordo). Un vero paradiso che presto andrà in fumo, come tutto il resto. Mentre, con nostra somma gioia, i carrelli e le corsie traboccano degli stessi prodotti da sogni dei supermercati di New York o di Londra, i magazzini delle milizie si riempiono di armi e munizioni di ogni genere.

domenica 7 luglio 2013

Il vignettista palestinese Naji al-Ali e Gesù Cristo

2 aprile 1982, as-Safir, Libano
"Fin dall'infanzia sono stato influenzato dal personaggio di Gesù Cristo. Ho letto la Torah, il Vangelo e il Corano. Dentro di me porto una croce, e per due volte ho fatto il pellegrinaggio a La Mecca. La prima vignetta a cui ho pensato raffigurava la mia crocifissione. Avevo 13-14 anni. Non si trattava di disegnarmi appeso a una croce, ma nel senso che me ne andavo alle Nazioni Unite portando la mia croce; un modo di esprimere la nostra situazione, il nostro diritto violato...I buddisti protestano bruciandosi, questo è un modo per darsi ed esprimersi politicamente.

Shahrokh Moshkin Ghalam e la danza "iraniana"


martedì 25 giugno 2013

Zahra's Paradise. Un viaggio nel cuore delle proteste iraniane del 2009

Maledizione! Un altro di quegli orribili spettacoli! Stanno preparando una pubblica esecuzione!
Esecuzione di chi?
Ho sentito di due adolescenti gay alla radio...
Se Rumi e Shams (poeta persiano del XIII secolo e l'amico mistico che ispirò gran parte delle sue poesie), fossero vissuti ai nostri tempi, scommetto che avrebbero impiccato anche loro...
Perché questa gente si sente tanto minacciata dall'amore? 

Dev'essere per la loro poca fede nel Giorno del Giudizio, se falsificano o distorcono così impudentemente l'opera del Giudice (Hafez)

Zahra's Paradise, il Paradiso di Zahra, è il racconto di una giornata particolare nella capitale iraniana, il 16 giugno 2009, quattro giorni dopo la rielezione "truffa" di Mahmud Ahmadinejad. Zahra cerca suo figlio Mehdi, che ha partecipato alle manifestazioni di piazza contro il regime e non è tornato a casa.

sabato 1 giugno 2013

Capire Israele in 60 giorni (e anche meno)

Prima di venire qui ho letto tutti i resoconti di "viaggio alla scoperta" che ho trovato. Molti scrivevano di aver sentito un forte legame con la terra d'Israele non appena vi avevano messo piede. Qualcuno dichiarava di essersi sentito "finalmente a casa". Per me, è come riconoscere una persona famosa in una strada affollata. Una persona la cui pazza vita è da anni sulle prime pagine dei giornali. Ed eccola qui, proprio davanti a me...

Nel marzo del 2007 Sarah Glidden, giovane fumettista statunitense di origini ebraiche, affronta un viaggio con destinazione Israele, un viaggio offerto a lei come a tanti altri giovani ebrei dalla Taglit-Birthright Israel (un'agenzia finanziata dal governo israeliano e da associazioni private), che finisce col diventare progressivamente un viaggio interiore. Ebrea e per questo teoricamente schierata a favore di Israele, al contempo atea e di orientamento politico progressista, elemento che dovrebbe implicare una posizione anti-israeliana, Sarah affronta il viaggio determinata a non lasciarsi incantare dalla propaganda israeliana, forte della sua documentazione e del suo voler districare la complessa questione alla base dei sanguinosi conflitti che lacerano il Paese.

mercoledì 15 maggio 2013

Tunisie 4.0, webdocumentario sulla Tunisia dei giorni nostri


Per vedere il webdocumentario, cliccare sul link: http://www.tunisie4.org/

Cinquemila km al secondo. Graphic novel tra l'Egitto e la Finlandia


L.: Non mi hai detto niente dell'Egitto. Chissà quante cose hai visto.
P.: L'Egitto. Non so da dove cominciare...Ho preso in mano gli scavi ad Aswan. Per i prossimi anni quella sarà la mia casa. E' bello, stiamo su un'isoletta che fa da attracco per le feluche.
L.: Feluche?
P.: Sono delle barche con una sola vela triangolare. Possono navigare con un filo di vento. Le vedi passare lentamente, anche di notte. E' il primo tratto del Nilo, l'acqua è ancora limpidissima. Un posto meraviglioso. Da una parte c'è la città di Aswan, dove lavoriamo. In mezzo c'è un grande palmeto che attraverso ogni mattina coi ragazzi della spedizione. Dall'alta parte del Nilo si alza una grande duna, lunga e molto alta. Dietro quella comincia il deserto.

65 Years of Nakba


mercoledì 24 aprile 2013

In Italia arriva Filastin, la raccolta di caricature del palestinese Naji al-Ali, il disegnatore di Handala

Nato nel 1936 a Asciagara, in Galilea, dopo la proclamazione della nascita dello Stato di Israele, a soli 11 anni, Naji al-Ali abbandona la sua terra e si rifugia in uno dei campi profughi allestiti nel Sud del Libano, Ain Al-Hilwa, vicino Sidone. Ed è proprio questa drammatica esperienza che lo porterà per tutta la sua carriera artistica a non dimenticare e a volere tenere alta l'attenzione sul popolo palestinese. Non a caso, appunto, il carismatico artista palestinese Naji al-Ali è il creatore di Handala, un bambino di 11 anni, scalzo, con i capelli dritti in testa, sempre disegnato di spalle, attraverso il quale ha raccontato per venticinque anni ''la repressione, l'occupazione, l'oppressione, l'indifferenza, e l'ingiustizia'' subite dai palestinesi.

martedì 16 aprile 2013

E un po' di musica con i libanesi Adonis


Andrea e Linda alle prese con Radio Beirut dal Libano...


Radio Beirut è la prima web radio sul Medio Oriente (http://radiobeirutonair.podomatic.com/)
Si tratta di un progetto ideato da Andrea Milluzzi, giornalista freelance che collabora con varie testate nazionali, coautore dei libri "Cgil, 100 anni al lavoro" e "Stato d'Italia", s'interessa di politica, società, Medio Oriente, calcio e tromba. 
Insieme a lui, Linda Dorigo, fotografa, giornalista e documentarista che si occupa di donne, diritti, religioni e Medioriente. Entrambi si sono fermati a Beirut per un po' e hanno creato una web radio, in onda ogni domenica, con lo scopo di divulgare informazioni, musica, storie e curiosità proprio dal Medio Oriente.

venerdì 22 marzo 2013

Se fai rap rischi due anni di carcere. Succede a Tunisi.


Da che mondo è mondo il rap è contestazione, ribellione, rifiuto e dissenso...ma a Tunisi, nonostante l'assenza di Ben Ali, una canzone rap che denuncia la violenza della polizia, la facilità con cui si viene ancora messi in prigione, la persistenza di un sistema violento e non educativo che continua a dominare il Paese, si traduce in due anni di carcere per il cantante e 6 mesi di reclusione per l'attrice e il regista del videoclip (questi ultimi due poi rilasciati). Come tutto cambia e tutto resta.

Chi ha ucciso Chokri Belaid? Se lo chiede Emel Mathlouthi con una canzone


giovedì 21 marzo 2013

A Tunisi, les Journées du Cinéma des Droits et des Libertés. Ecco "How Much Further?" sui migranti che approdano in Grecia...

É cominciata sabato scorso e durerà fino a domenica 24 marzo, la prima edizione delle Journées du cinéma des Droits et des Libertés,  proiezioni itineranti tra Kef, Thala e Tunisi. Si parla di militanza, migrazione, diritti dei bambini e diritti umani più in generale, di Tunisia, Africa sub-sahariana, Palestina, etc...

mercoledì 20 marzo 2013

Buon 1392 con la festa del Nowruz...

Ogni anno il Now Rouz, il Capodanno persiano si celebra il primo giorno del mese di Farvardin, il 21 marzo del calendario cristiano. Il Nowruz (il nuovo giorno) si festeggia in Iran, Afghanistan, in alcune aree del Pakistan, nelle zone abitate dai curdi, in alcune repubbliche ex sovietiche dell’Asia centale come l’Azerbaijan, la Georgia, il Tajikistan e l’Uzbekistan, e perfino in alcune zone dell’Albania e della Cina nordoccidentale.

giovedì 14 marzo 2013

Il mal di testa del palestinese Raed arriva a Tunisi


Raed è un regista palestinese che vive in Cisgiordania; da un po' di tempo soffre di terribili mal di testa che, oltre a disturbarlo psicologicamente, gli impediscono di lavorare.

mercoledì 13 marzo 2013

Sei giorni ad Aleppo

Di seguito il link per vedere un documentario girato ad Aleppo, città simbolo del conflitto siriano, da Roberto Bongiorni, giornalista de Il Sole 24 Ore.

Eccolo, http://vimeo.com/61608020


A Tunisi s'inaugura la 13esima edizione del Cinéma de la Paix

E da oggi comincia Cinéma de la Paix, una manifestazione artistica non consacrata alla celebrazione del cinema commerciale ma a quello d'autore, un cinema che si concentra sull'uomo e sulle più varie sfaccettature delle vicissitudini umane.
7 film che raccontano storie e drammi umani che spaziano dalla Tunisia alla Palestina passando per l'Italia fino ad arrivare in Cile ed in Iraq...

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http://www.tekiano.com/kult/actu/7041--programme-de-la-13eme-edition-du-cinema-de-la-paix-du-13-au-17-mars-.html