domenica 28 settembre 2014

E una delle poche certezze beirutine: il portiere siriano Abou Maher

- Beirut, settembre 2014 -

Abou Maher lo incontrai per caso. A dire il vero, la prima volta fu lui a richiamare la mia attenzione dato che io non mi ero nemmeno resa conto della sua presenza. Mi accolse con una certa circospezione ma solo più tardi ne capii il motivo: stavo camminando sul suo territorio senza nemmeno essermi presentata. Abou Maher fa il portiere. É da sei anni che, con sguardo indagatore, osserva chi entra e chi esce da un anonimo palazzo di un quartiere cristiano di Beirut.

La Beirut Art Fair mi presenta Keizer, street artist egiziano


Keizer è il nome, o meglio, lo pseudonimo di un artista di strada egiziano diventato popolare in Egitto nel 2011, dopo la cosiddetta Rivoluzione egiziana. Keizer vuole restare anonimo, si sa solo che è un ragazzo di 33 anni che si dedica a tempo pieno alla street art a Il Cairo. Non ci sono foto che lo ritraggono, al massimo è stato immortalato mentre era all'opera, seminascosto dal cappuccio della sua felpa.

lunedì 22 settembre 2014

Era la notte tra il 22 e il 23 settembre del 1997. Centinaia di persone venivano massacrate a Bentalha, in Algeria

-Pascal Convert, Madone de Bentalha-
Era la notte tra il 22 e il 23 settembre del 1997, quando, nella località di Bentalha* si consumava un massacro. In Algeria, erano gli anni del terrorismo e, quella sera, vennero uccise centinaia di persone tra uomini, donne e bambini.
Quella notte, infatti, la città di Bentalha, situata ad un centinaio di chilometri a est di Algeri (tra Baraki e Sidi Moussa), viene attaccata da un gruppo di islamisti armati. Secondo quanto è stato riferito, si tratta almeno di una cinquantina di persone. Alcuni addirittura parlano di un centinaio. Imbracciano armi automatiche, esplosivi, asce e prendono d'assalto due quartieri, Boudoumi e Haï Djillali, dopo aver tagliato l'elettricità nella zona.

Takoua, ragazza tunisina del 1991, adesso fa fumetti in Italia, dove vive dal 1999. Eccola in "My name is Takoua"

sabato 20 settembre 2014

"Fabriq Algeria", un interessante percorso creativo tra arte e vita in Algeria

Camille Leprince arriva ad Algeri nel 2009, all'età di 26 anni. Deve restarci soltanto tre mesi invece ci rimane per 5 anni. E si perde nelle storie, tra le vie, nelle contraddizioni, nella bellezza, nei pregiudizi e nello scollamento tra la realtà e la finzione, tipica dell'Algeria. Da qui prende forma il suo progetto artistico Fabriq Algeria, fatto d'incontri con artisti algerini, di derisione, memoria, femminilità, orientalismo, africanismo, esilio e mobilizzazione...
Da studiare, eccolo:

giovedì 18 settembre 2014

Alle 21, ora italiana, online la performance di Selma and Sofiane Ouissi, "Les Yeux d'Argos"


Stasera alle 20 ora londinese, (22 ora libanese e 21 ora italiana) sarà possibile vedere online Les Yeux d'Argos, la performance di danza realizzata da Selma e Sofiane Ouissi in collaborazione con Yacine Sebti, che si terrà alla Tate Modern di Londra.

lunedì 15 settembre 2014

Ecco il film "L'infedele": da Sousse a Tarano, passando per le Giornate del Cinema Europeo in Tunisia...



Tarano è un comune di 1.412 abitanti situato in provincia di Rieti. Touhami Garnaoui, tunisino, è stato il primo sindaco maghrebino d'Italia. Domani, in Tunisia, comincia la 21˚ edizione delle Giornate del cinema europeo che animeranno, fino al 4 ottobre, i cinema di Tunisi, Sousse, Sidi Bouzid, Djerba, Sfax e Gabès. E che c'entra tutto ciò?

domenica 14 settembre 2014

"Il viaggio di un Mujahid con Jabhat Al-Nusra": quando la guerra santa si fa con un graphic novel su youtube...


Il viaggio di un Mujahid* con Jabhat Al-Nusra** è un romanzo a fumetti apparso in rete in sette puntate, tra il mese di novembre e dicembre del 2013. La storia non è nuova: Mustapha, un giovane musulmano che vive in un Paese occidentale non ben identificato, insoddisfatto della sua vita, che trascorre davanti ad un videogioco benché sia già diplomato da quattro anni, si ricongiunge con la sua fede, si scopre indignato per le ingiustizie fatte ai suoi fratelli all'estero e decide di partire per la Siria per abbracciare lo jihad.

sabato 13 settembre 2014

"Skoun", organizzazione libanese alle prese con droga e alcool nei locali di Beirut


Skoun è un'organizzazione libanese non-profit che si occupa di prevenzione e trattamento delle tossicodipendenze. Attraverso diverse iniziative, Skoun s'impegna nel diffondere messaggi positivi sull'importanza della vita, della salute e della speranza per coloro che vivono la dipendenza dalla droga (drug users) e alle loro famiglie, attraverso un trattamento terapeutico sostenibile per il Libano e per tutta la regione araba.

E che il sabato abbia inizio con "The lover of Beirut"...

venerdì 12 settembre 2014

"Les lumières de Tyr": un fumetto immerso nel Libano della guerra civile e in una città, Tiro, talvolta lontana dal mare...

- Comme je te dis Mohamed, il suffit de s’organiser. C’est une vraie mission pour sauver le Liban, les gens ne doivent pas descendre et remonter six étages en pleine nuit. Dès qu’il y aura une coupure, on sera là pour remettre le courant. Bien dormir, c’est bon pour la psychologie! Tu comprends?

- Je crois…

Les lumières de Tyr è un fumetto ambientato in una piccola città del sud del Libano nella metà degli anni '80, quando nel Paese dei cedri ancora imperversa una difficile guerra civile, in cui i bambini sono i soli a leggere la realtà attraverso il prisma dell'innocenza.
Ogni giorno, infatti, a Tiro, abbandonata dal governo di Beirut e situata al confine con lo Stato di Israele, la vita è scandita dalle interruzioni dell'elettricità. Durante la notte, in particolare, la città sprofonda nel buio e nel calore. La gente più ricca è riuscita a compensare questa mancanza con dei generatori a combustibile situati ai piedi delle abitazioni. Ma durante la notte ci si deve alzare e, dato che con la mancanza di corrente l'ascensore non funziona, scendere molti piani di scale prima di arrivare ad accendere l'interruttore.

mercoledì 3 settembre 2014

"Le donne dell'autobus 678" e le molestie sessuali in Egitto



Anche se la violenza sessuale è diventata un reato in Egitto, dove il 99% delle donne ha subìto molestie sessuali, le denunce sono ancora molto rare. Le donne sono spesso coperte dalla testa ai piedi e vivono quotidianamente episodi di molestie sessuali dei quali non posso parlare per "nascondere" quella vergogna che sarebbe socialmente difficile da sopportare. E così sono costrette a tacere, talvolta anche con la connivenza dei familiari.