martedì 13 dicembre 2011

Buon lavoro, presidente!

 

Moncef Marzouki è il terzo presidente della Tunisia. Dopo Habib Bourgiba (1957 – 1987) e Ben Ali (1987 – 2011). 
Oggi, 13 dicembre, ha pronunciato il suo discorso davanti all’Assemblea Costituente in presenza delle più importanti autorità dello Stato. 

venerdì 25 novembre 2011

Seppur incolore, immobilizza l'Egitto: l'incredibile storia del gas nervino

- Egitto, novembre 2011 -
Nausea, vomito, crampi addominali, perdita di coscienza, coma e decesso: l’effetto dei gas nervini.
Il tabun, il sarin, il soman (di produzione sovietica) e il micidiale VR-55.

sabato 19 novembre 2011

Cercando un altro Egitto

- Disegno di Andel -
Alaa Abd El-Fatah è un informatico egiziano, attivista per la democrazia.
È conosciuto per aver fondato, insieme alla moglie Manal, Manalaa, l'aggregatore egiziano di blog. 
Nel 2006 è stato arrestato e rilasciato dopo 45 giorni di prigione.

domenica 13 novembre 2011

Quando Roma non è che la metà del viaggio

Roma era tranquilla stamattina. In linea con quel concetto di laicità messo in pratica dallo Stato italiano, alle 9a.m. in aeroporto si sarebbe celebrata la Santa Messa, almeno così annunciava la signorina dietro l’altoparlante. Lasciata la coppa d’Africa a Tunisi, a Roma mi hanno accolto i calorosi festeggiamenti di piazza che salutavano un Presidente del Consiglio ormai non più al potere.  
Poi il viaggio è continuato.

venerdì 11 novembre 2011

Aqaba. A un passo dall'Arabia Saudita.


Aqaba. L’assurdità di trovarsi sul mar Rosso davanti ad Israele e all’Egitto e a 10 Km dall’Arabia Saudita. 

martedì 1 novembre 2011

Amman, lontana dal maghreb

- Amman -
Ad Amman i semafori si contano sul palmo di una mano e il tè è "Lipton" e senza zucchero. I tavolini dei caffé non invadono i marciapiedi e il narghilè si gusta al chiuso. Non so bene dove gli uomini trascorrano il tempo. 
I centri commerciali proliferano come funghi nel perfetto stile del mashreq.

mercoledì 19 ottobre 2011

Ben Ali a Tunisi: a volte ritornano


Il ritorno di Ben Ali a La Goulette, quartiere alla periferia di Tunisi.
Geniale spot di Engagement Citoyen, associazione tunisina fondata da cinque donne all’indomani degli eventi dello scorso gennaio.

Un monito: Attenzione, la dittatura può tornare!
Dieci +!


sabato 15 ottobre 2011

I barbus e Nessma tv: la satira continua

Nella giornata di ieri, un certo numero di barbus ha manifestato contro l’emittente Nessma tv, colpevole di aver proiettato una versione di Persepolis tradotta direttamente in dialetto tunisino e non conforme ai canoni dell’islam (secondo loro). In serata, le proteste sono proseguite e gli stessi barbus hanno cercato di dare alle fiamme (non so bene con quali risultati) la casa del presidente dell’emittente tv.

La questione si fa sempre più complessa.

venerdì 7 ottobre 2011

Tunisia: 23 - 7 = 16 giorni alle elezioni

- Tunisi, 7 ottobre 2011 -
Eccola. È questa una delle immagini più ricorrenti e più belle della Tunisi che si avvicina al voto per l’elezione dell’Assemblea Costituente. Ormai campeggiano sui muri della città dei quadrati neri su sfondo bianco all’interno dei quali ogni partito affigge il suo manifesto elettorale con le foto dei candidati della sua lista. Mancano ormai soltanto sedici giorni. Chi può e vuole votare si informa e, valutando, sceglie il partito che preferisce. Chi no, osserva e aspetta. Come me.

giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs & Anwar el Sadat

- Mohamed Anwar El-Sadat-
Oggi in Occidente l’attenzione è catalizzata sulla scomparsa di Steve Jobs. 
Trent’anni fa, proprio nello stesso giorno, moriva assassinato Anwar El Sadat durante la parata militare che celebrava un altro anniversario, la vittoria nella guerra del 1973 contro Israele. 

Accanto a lui c’era un tale Hosni Moubarak, rimasto illeso. Strano.

Sicuramente, questo 6 ottobre 2011 ricorda all"Egitto che qualcosa è cambiato. E, forse, anche in Occidente c'è qualcosa di diverso.

lunedì 3 ottobre 2011

L'aria che cambia

In questo periodo così carico di aspettative, non si può ignorare il 3rd Arab Bloggers Meeting 2011, il primo raduno dei blogger arabi, che è cominciato oggi a Tunisi e che coinvolgerà circa 200 attivisti provenienti da vari Paesi che discuteranno, fino al 6 ottobre prossimo, del ruolo dei social media nel periodo di transizione democratica. Si parlerà anche delle rivolte in corso in Bahrein, Siria e Yemen anche se non ci saranno nè blogger palestinesi a cui è stato negato il visto, nè, purtroppo, yemeniti. Si cerca in ogni modo, insomma, di organizzare varie azioni che contribuiscano all’indipendenza e alla trasparenza dell’informazione.
 Accorrete numerosi. 

martedì 27 settembre 2011

Sarebbe bello avere uno Stato


Carta d’identità
di Mahmoud Darwish

Prendi nota
sono arabo
carta di identità numero 50.000
bambini otto
un altro nascerà l’estate prossima.
Ti secca?

Prendi nota
sono arabo
taglio pietre alla cava
spacco pietre per i miei figli
per il pane, i vestiti, i libri
solo per loro
non verrò mai a mendicare alla tua porta.
Ti secca?

Prendi nota
sono arabo
mi chiamo arabo non ho altro nome
sto fermo dove ogni altra cosa
trema di rabbia
ho messo radici qui
prima ancora degli ulivi e dei cedri
discendo da quelli che spingevano l’aratro
mio padre era povero contadino
senza terra né titoli
la mia casa una capanna di sterco.
Ti fa invidia?

venerdì 23 settembre 2011

Al-Gaddafi International Price for Human Rights

Il web mi stupisce ogni giorno di più. O forse sono solo io a stupirmi ancora. Bene, non sapevo che esistesse un Premio Gheddafi per i diritti dell’uomo.

A quanto pare, nel 1988, il presidente della Libia, Mouammar Kadhafi, aveva istituito un premio internazionale da attribuire alle personalità o alle organizzazioni che si distinguevano per la loro attenzione ai diritti dell’uomo. Non è un caso, forse, che tutti gli illustri personaggi che hanno ricevuto il premio abbiano dei legami ecoomici e politici piuttosto forti con l’ormai introvabile Gheddafi. Fin qui tutto bene. La cosa drammatica, però, è che la maggior parte dei premiati è passata alle cronache per l’elevato non rispetto dei diritti umani, soprattutto nei confronti degli oppositori, primo fra tutti Fidel Castro. Per non parlare di Hugo Chavez o di Daniel Ortega. Fino ad arrivare all’ambiguo Louis Farrakhan della Nation of Islam, amico di vecchia data del nostro Muammar. L’ultimo ad essere insignito del premio, nel 2010, è stato il Primo Ministro turco Erdogan. Chissà cosa stessero tramando alle nostre spalle.

Per ulteriore info, ecco il link del sito ufficiale del premio:  
http://www.gaddafiprize.org/French.htm
           

sabato 17 settembre 2011

Le système est bon, mais il a perdu la raison


« Le système est bon, mais il a perdu la raison: l’économie doit être au service des hommes, et non l’inverse. »

Così Heinz Bude, professore di sociologia all’università di Kassel, descrive ‘cette jeunesse qui veut un avenir’. E ha ragione.

mercoledì 7 settembre 2011

Artocratie en Tunisie

Io e Hamza ci siamo finiti in mezzo per caso. 
- Artocratie en Tunisie -
Una delle più interessanti librerie di Tunisi, la Mille Feuilles (che ho adocchiato da quando sono arrivata perché è l’unica ad esser rifornita delle mie adorate graphic novels) ha organizzato un’installazione Artocratie en Tunisie che si è ispirata al progetto InsideOut di JR (http://jr-art.net/). Sei fotografi hanno percorso il Paese immortalando cento persone, simbolo della diversità della popolazione e ne hanno affisso i ritratti nelle strade di Tunisi, in particolare in un quartiere, La Marsa. Il senso era quello di provare a fotografare la democrazia, il potere e la diversità di un popolo. Soprattutto in un Paese in cui, per anni, sono state affisse solo le gigantografie del suo presidente. Gli autori della pubblicazione hanno rinunciato ai loro diritti in favore della ong tunisina Tunisie Unie. E JR ha partecipato al progetto seppure contribuendo da New York.

martedì 6 settembre 2011

L'educazione dello sguardo

[...] Nell’islam abbiamo una pratica particolare che si chiama “educazione dello sguardo” perché lo sguardo esprime molte cose. Ci sono uomini che hanno un’aria molto seria, ma che hanno uno sguardo pernicioso, malsano, che infastidice, che mette a disagio...[...] di Aicha El Hajjami.

Donne marocchine raccontano il loro Paese. E il loro impegno in campo sociale, medico, giuridico e culturale. 
Sullo sfondo ci sono l'introduzione della Mudawana, il nuovo Codice di famiglia marocchino e la carovana del libro che da ormai quasi cinque anni porta libri nelle zone rurali del sud del Marocco dove i libri sono 'rari come la pioggia'.

sabato 3 settembre 2011

Democracy is not just about voting


Democracy is not just about voting. On Saturday, September 3rd, go out to the street and make your voice heard.

Anche in Israele ci si comincia ad indignare. Finalmente. Ma non è ancora abbastanza. Step by step.