domenica 7 luglio 2013

Il vignettista palestinese Naji al-Ali e Gesù Cristo

2 aprile 1982, as-Safir, Libano
"Fin dall'infanzia sono stato influenzato dal personaggio di Gesù Cristo. Ho letto la Torah, il Vangelo e il Corano. Dentro di me porto una croce, e per due volte ho fatto il pellegrinaggio a La Mecca. La prima vignetta a cui ho pensato raffigurava la mia crocifissione. Avevo 13-14 anni. Non si trattava di disegnarmi appeso a una croce, ma nel senso che me ne andavo alle Nazioni Unite portando la mia croce; un modo di esprimere la nostra situazione, il nostro diritto violato...I buddisti protestano bruciandosi, questo è un modo per darsi ed esprimersi politicamente.
Gesù Cristo mi interessa come simbolo di emulazione e l'ho disegnato molte volte non perché era palestinese, ma perché era perseguitato anche lui che era un profeta. Io lo disegno come se fosse un libanese del Sud o un palestinese dei Campi Profughi."
Dall'intervista a Naji al-Ali di Radwa Ashour, 1984


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