martedì 13 marzo 2012

La giornata nazionale per la libertà d'internet. Dedicata a Zouhair Yahyaoui


Oggi a Tunisi è un giorno strano. Non lo so quanto si sappia altrove. Ma alla tv nazionale così come al telegiornale, non si fa altro che parlare di Zouhair Yahyaoui. E chi è?

Zouhair è un cyber-dissidente tunisino che si batte per la libertà di espressione. Economista di formazione, diventa famoso grazie ai suoi testi pungenti pubblicati sotto lo pseudonimo Ettounsi sul giornale in linea www.TUNeZINE.com in cui enuncia la censura e il non-rispetto dei diritti umani in Tunisia.
Viene arrestato nel 2002, nel cybercafé de Ben Arous in cui lavora e gestisce il sitoweb. Condannato a due anni di prigione dopo aver subito un processo che non ha l'aria di essere giusto. Diventa, così, il simbolo del giornalismo in Tunisia. Trascorre un anno e mezzo nella prigione di Borj El Amri dove subisce torture e umiliazioni e inizia lo sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione. Viene liberato il 18 novembre del 2003 in seguito a pressioni internazionali.
Insignito del premio Cyberliberté di Reporters s@ns frontieres-Globenet, muore il 13 marzo 2005, all’età di 37 anni, dopo una crisi cardiaca. Questa è la versione ufficiale.

Non lo so perché ma quando ho chiesto chi fosse l'omino delle foto che si susseguivano in tv, mi è stato risposto che si trattasse di un cyberattivista ucciso da Ben Ali dopo essere stato liberato di prigione.
Che strano lapsus, mi dico.

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