mercoledì 10 luglio 2013

Ramadan Kareem al suono di Sa7a Sheribtkom



Quest'anno la cena comincia più tardi, in Europa funziona così. Non c'è tanta gente attorno alla tavola e le pietanze non sono così variegate e diverse rispetto a quelle di tutti i giorni. Nemmeno lo sheikh in tv e l'appello alla preghiera precedono il pasto abbondante e condiviso. Quest'anno niente chorba, salade mechouia e brik. Quest'anno il Ramadan è più lontano, almeno geograficamente. Qui in Italia, al posto dell'Athan (Azan, Adhan), l'appello alla preghiera, si sente solo il rumore dell'acqua, tanta acqua che sembra non voler proprio smettere di scendere dal cielo. E stasera niente medina, niente confusione, niente sorrisi, niente gente; soprattutto, non ci sarà l'espressione sa7a sheribtkom a benedire il pasto consumato, a salutare ogni persona che s'incontra per strada, a risuonare nelle stradine strette e affollate e tra i tavolini dei caffè che riempiono le piazzette. Stasera niente musica e niente tè. Stasera va così, quest'anno è andata così...Ramadan kareem!

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