Marta è una ragazza giovane e brava.
Viene da Palermo ma non credo ci abbia vissuto a lungo. Quando la incontri, la
cosa che più ti colpisce è che lei ti rivolge la parola in arabo. Sì, anche se
siete entrambe italiane. Marta è seria anche se ti accoglie sempre con un'aria
solare, è energica e quanto basta insicura, socievole ma non gratuitamente, per
quanto possibile preferisce proteggere il suo spazio vitale. Marta ha tanti
interessi, l'arabo è uno di questi. Poi ci sono i Paesi del mediterraneo e del
Medioriente, c'è anche l'Africa più in generale. Marta è curiosa, osserva e
partecipa alle iniziative culturali "a più non posso". Marta scrive,
ama raccontare. E' anche attenta all'umanità ed è attratta dalle storie vere.
Ha anche lavorato a Lampedusa con i migranti in arrivo dal mare...
Ecco perché ha scritto
"Lampedusa. Conversazioni su isole, politica, migranti" di Giusi
Nicolini e Marta Bellingreri, Edizioni Gruppo Abele, "un dialogo con Giusi
Nicolini, da maggio 2012, sindaco di Lampedusa e Linosa. Questo dialogo [...] è
iniziato da anni e continua. Non è il dialogo con Giusi e basta. Sono le
conversazioni con la sua isola, con i suoi concittadini, con i migranti [...] ,
con il vento, gli uccelli e il mare di Lampedusa che ci parlano di come è e
come si esprime, di come si racconta quest’isola."
La
domanda che pongo è: perché in un Paese come l’Italia e in Europa il diritto di
asilo deve essere chiesto a nuoto? Perché bisogna lasciare che madri con i
bambini in braccio si imbarchino per il Mediterraneo? Perché bisogna occuparsi
solo dei sopravvissuti che arrivano qui? Non è un crimine aspettare che i
migranti siano decimati dal mare?
Domenica 27 ottobre, ore 18h30 in Via
Venezia 61 a Palermo, ci sarà la presentazione del libro. Accorrete numerosi!
Nessun commento:
Posta un commento