Nato nel 1936 a Asciagara, in Galilea, dopo la proclamazione della nascita dello Stato di Israele, a soli 11 anni, Naji al-Ali abbandona la sua terra e si rifugia in uno dei campi profughi allestiti nel Sud del Libano, Ain Al-Hilwa, vicino Sidone. Ed è proprio questa drammatica esperienza che lo porterà per tutta la sua carriera artistica a non dimenticare e a volere tenere alta l'attenzione sul popolo palestinese. Non a caso, appunto, il carismatico artista palestinese Naji al-Ali è il creatore di Handala, un bambino di 11 anni, scalzo, con i capelli dritti in testa, sempre disegnato di spalle, attraverso il quale ha raccontato per venticinque anni ''la repressione, l'occupazione, l'oppressione, l'indifferenza, e l'ingiustizia'' subite dai palestinesi.
Handala simboleggiava anche le spalle che in molti hanno voltato alla Palestina e ai suoi profughi, come lui stesso spiegava in un'intervista ritenuta il suo testamento, rilasciata nel 1984 alla giornalista e scrittrice Radwa Ashour: ''Io sono Handala, del campo profughi di Ain Al-Hilwa, prometto di rimanere fedele alla causa''. Questo bambino, ''è come una goccia d'acqua sulla mia fronte che mi tiene sveglio e mi protegge dal cadere in errore e perdermi. E' come una bussola che mi indica sempre la Palestina''.
Handala simboleggiava anche le spalle che in molti hanno voltato alla Palestina e ai suoi profughi, come lui stesso spiegava in un'intervista ritenuta il suo testamento, rilasciata nel 1984 alla giornalista e scrittrice Radwa Ashour: ''Io sono Handala, del campo profughi di Ain Al-Hilwa, prometto di rimanere fedele alla causa''. Questo bambino, ''è come una goccia d'acqua sulla mia fronte che mi tiene sveglio e mi protegge dal cadere in errore e perdermi. E' come una bussola che mi indica sempre la Palestina''.
La sua carriera artistica spesa in difesa della sua gente e di tutti i poveri e gli oppressi del mondo, è stata bruscamente interrotta da un colpo di arma da fuoco con cui venne ucciso a Londra nel 1987.
Proprio in questi giorni viene distribuita la prima raccolta di caricature pubblicata in Italia, grazie alla collaborazione con il figlio, Khaled al-Ali. L'antologia Filastin (che in arabo vuol dire Palestina) contiene 175 vignette originali accuratamente restaurate e raggruppate in 5 capitoli: Palestina, Libano, Paesi Arabi e Occidente, Petrolio, Valori Universali.
Parte del ricavato del libro andrà a finanziare alcuni progetti portati avanti dal Comitato di Solidarietà del Popolo Palestinese di Torino che ha contribuito alla pubblicazione e alla traduzione dei testi del volume.
Nessun commento:
Posta un commento